sabato 4 agosto 2012

Chi sono


Nasco a Viareggio nel 1970, il 6 Giugno, da papà fiorentino e mamma viareggina.  
Sono le nove e mezza della mattina di un sabato soleggiato, che sa di pini e di mare.
Per fare stare tranquilli tutti, subisco varie ospedalizzazioni. Prevalentemente per gastroenteriti micidiali. Oggi,quasi per reazione, riesco a ingollare qualunque cosa, a qualunque ora. Perfino l'avanzo della peperonata del giorno prima alle due di notte, accompagnato da pane e taleggio.Volendo.  
   
Vivo e studio a Firenze, trottolando per mostre e musei dietro ai miei genitori. Entrambi architetti e professori, mi abituano al bello. Alla cultura oggettiva e non di partito.  
   
Passo invece le estati e ogni fine settimana o vacanza a Viareggio, al mare, prevalentemente aggrappata come una cozza allo scoglio casa dei miei zii e dei miei cugini.  
Essendo figlia unica, loro sono per me i fratelli che non ho avuto.  
   
Da piccola sono quattro i lavori che vorrei fare. La pasticcera. La pittrice. La veterinaria. La scrittrice. Sarà quest'ultima opzione quella che, più o meno nascostamente, mi accompagnerà però per la vita.  
  
Da brava masochista, mi iscrivo al Liceo Classico. Il Dante di Firenze, per l'esattezza. Una colta prigione, lievemente fascistella, dove il giudizio scolastico corrisponde a quello sulla persona.
Da subito capisco che le materie scientifiche non fanno per me, pur studiandole con furore. Riesco a prendere insufficiente anche quando studiamo le piante e gli animali, che pure amo.
Mi appassionano, invece, la letteratura italiana, l'inglese, la filosofia. Trovo un modo mio di esprimermi, discostandomi dal branco. Non sopporto le ingiustizie, non sopporto chi viene messo da parte, non sopporto che le minoranze vengano ignorate.
E' così che, a un certo punto, mi ritrovo quasi sola a lottare per l' unità della classe, in un periodo in cui ognuno pensa solo a salvarsi la pelle.
Il mio organismo reagisce presto a tutta quella pressione, interna ed esterna e pam! Fanno il loro esordio sul red carpet della mia vita i famigerati attacchi di panico.
Ormai si sono cronicizzati e li tratto al pari della peperonata di cui sopra: li digerisco e continuo per la mia strada.
Vivo la Maturità come se avessi scoperto l'America. Un successone personale assoluto, anche se il voto è nella media. Esco dalla scuola saltando i gradini a due a due, sperticandomi in un ampio gesto dell'ombrello che ripeterò fino all'angolo della strada, quando il Dante uscirà dal mio campo visivo.

A questo punto due sono le scelte che mi sono malauguratamente saltate in testa. L'Isef, per diventare insegnante di ginnastica o Storia dell'Arte, per diventare un critico d'arte.
Coerente come sempre, mi iscrivo all'Università per Traduttori e Interpreti, scegliendo come lingue inglese e tedesco.
Divento quindi traduttrice e interprete di inglese con specializzazione in tematiche inerenti la Psicologia e di autori del calibro di Louise Hay, Wayne W. Dyer, Norman Vincent Peale, Susan Jeffers e altri.

L'anno successivo alla laurea, inizio a lavorare nell'albergo di famiglia in Versilia, e ci resterò per quindici anni, entrando così in contatto con persone di ogni parte del mondo.

E' dalla fine del liceo che mi attirano le tematiche inerenti al Benessere psicofisico. E, parallelamente al lavoro svolto, inizio a interessarmi a varie discipline e filosofie, studiando e frequentando corsi e conferenze.

Nel 1997 mi trasferisco a Bergamo con un povero martire che diventerà mio marito.

Durante una delle mie scorribande solitarie e piagnucolose nel centro di Bergamo, conosco una signora speciale, Paola, che diventa la mia maestra di Reiki, disciplina a cui devo molto.

Dopo un bel percorso di alcuni anni, divento a mia volta insegnante di Reiki e scrivo un saggio sull'argomento.

Nel 2006 esce il libro “ Reiki, un percorso verso il benessere “ per la casa editrice Edizioni del Foglio Clandestino.

Non contenta, vado oltre.


 Ho voglia di conoscere e di conoscermi.

Mi iscrivo al corso di Naturopatia a indirizzo Psicosomatico e mi diplomo all'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, con il Prof. Raffaele Morelli, a Milano.
Scrivo per Riza una tesi, dedicandola alle mie due figlie, che sono nate nel frattempo a distanza di cinque anni l'una dall'altra. Forse l'iperattività diagnosticata in seguito alla mia grande ha una lieve derivazione da quella della sua mamma.
Ho il sospetto che la tesi scritta per Riza sia vagamente autobiografica: “ La visione olistica del concetto di salute. Le malattie della gola e la loro interpretazione psicosomatica “ con varie proposte di risoluzione naturali: alla veneranda età di ventisette anni,sono stata operata alle tonsille, poiché ero sempre malata. Continuo a dichiarare, a distanza di anni, che è stato meglio di gran lunga partorire entrambe le volte.
L'anno prima di compiere i fatidici quarant'anni, faccio una sorta di bilancio, un rewind di pensieri e nostalgie.
Sì, forse sono stata un po' patetica.
Ma è così che è nato “ I Giorni del Salmastro “, un romanzo che uscirà per i tipi delle Edizioni Saecula. Una narrativa storica, su tre piani. Il presente, gli anni Venti e gli anni Quaranta.

Nel tempo ho sempre scritto, scritto, scritto. Pile di fogli, di quaderni, di blocchetti. Pensieri e personaggi che hanno accompagnato le mie giornate, arricchendo la mia vita.
Scrivevo e scrivo su ogni cosa. Sul palmo della mano, sui sacchetti della spesa, sui jeans.
Quando mi si affaccia alla mente un'idea, un'immagine, la devo fermare. Non si sa mai, poi, quale storia può portare con sé.
E dove sono, sono. Io scrivo.
  

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EVERY DREAM IS BLESSED

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